Rieducazione Posturale e Antalgica

RPA

Il sonno e il dolore cronico

Il sonno

I dati epidemiologici dei disturbi del sonno stati pubblicati dal quotidiano “La Stampa” il 18 marzo 2016 e mostrano che 9 milioni di italiani non dormono. Più precisamente, da diversi studi emerge che 7 italiani su 10 manifestano disturbi del sonno (sonnie, ipersonnie, parasonnie), 3 su 10 hanno continui risvegli notturni con rischi di maggiore cronicizzazione, 5-6% soffrono di disturbi secondari del sonno

Tuttavia RIPOSARE è un aiuto fondamentale contro le malattie e per lo SVILUPPO FISICO E NEUROLOGICO.

La correlazione fra la privazione parziale di sonno e le patologie coinvolge diversi organi, apparati e funzioni fisiologiche:

  • RIPARAZIONE TISSUTALE alterata o rallentata
  • MENTALE: memoria / concentrazione / apprendimento possono essere alterati in quanto l’elaborazione delle informazioni da parte dell'emisfero destro avvengono durante la fase di sonno profondo definita REM (Rapid Eye Movement)
  • Sistema IMMUNITARIO
  • INSTABILITÀ EMOTIVA a causa di un’immediata e ampliata risposta da parte dell’amigdala con perdita del controllo cognitivo delle emozioni
  • NEUROLOGICO: può rappresentare un rischio per la depressione e il SAD (disturbo affettivo stagionale)
  • INVECCHIAMENTO fisico e il fisiologico causati del decadimento cognitivo dovuto all’età possono essere velocizzati
  • CIRCOLAZIONE SANGUIGNA può venire alterata da una pressione alterata sui tessuti durante il sonno

Si vengono a creare i cosiddetti CIRCOLI VIZIOSI come:

  • Le alterazioni metaboliche provocano un aumento di peso a causa della stimolazione degli ormoni grelina e leptina e peptide yy che determinano obesità
  • Lo stress provoca deprivazione da sonno che a sua volta provoca ulteriore stress
  • Più del 70% dei pazienti con dolore cronico soffre d’insonnia a causa del dolore e ciò provoca un aumento delle sensazioni dolorifiche in quanto il sonno non riposante provoca sintomi dolorosi che sono la causa di affaticamento fibro-muscolare e mentale diurni caratterizzati da aumento di dolore, di rigidità e di fatica che a loro volta provocano un’alterazione della qualità del sonno.

Come visto, i disturbi del sonno hanno una stretta correlazione con molte patologie con conseguenze sia medico sanitarie che sociali (diminuita produttività, aumento degli incidenti stradali) se si pensa che un’ora e mezza di sonno in meno provoca una riduzione dell’attenzione del 32% oltre a coinvolgere molti apparati.

Inoltre il dolore può influenzare pesantemente il sonno, esserne influenzato e alterare alcuni parametri essenziali interagendo sullo stato di salute della persona. I disturbi del sonno possono essi stessi influire sulla soglia e sui sistemi di regolazione del dolore.

Il dolore cronico

Attualmente non sono disponibili indagini epidemiologiche esaurienti a livello europeo, tali da definire la portata del problema del dolore cronico. Tuttavia esistono un discreto numero di ricerche in grado di dimostrare oltre ogni dubbio che in Europa il dolore cronico è uno dei principali problemi sanitari.

L'Associazione internazionale per lo studio del dolore cronico ha definito quest'ultimo "un'esperienza sensoriale o emotiva spiacevole che deriva da un danno reale o potenziale a un tessuto...". Il dolore cronico può essere definito come un dolore che si protrae oltre il normale decorso di una malattia acuta o al di là del tempo di guarigione previsto. Tale dolore può perdurare indefinitamente.

Condizioni tipiche del dolore cronico
  • Artrosi
  • Il dolore neuropatico
  • Artrite reumatoide
  • Herpes zoster (fuoco di Sant'Antonio) e la nevralgia post-erpetica
  • lombalgie, dorsalgie, dolori di schiena, spalla e dolore al collo
  • nevralgia del trigemino
  • Mal di testa, inclusa l'emicrania
  • neuropatia diabetica
  • Dolore oncologico
  • temporo comune Disorder (ATM)
  • Le sindromi da dolore miofasciale
  • mastectomia
  • dolore post-toracotomia
  • Angina pectoris
  • Le sindromi da dolore cronico regionali
  • Le sindromi da dolore cronico viscerali
  • Stump e dolore da arto fantasma

Gli studi di Breivik et al. (2006), Melotti et al. (2009) e Apolone et al. (2009) confermano che, in Italia, un cittadino su quattro soffre di dolore cronico, con una durata media di 7 anni

I risultati di uno studio svolto nei Paesi Bassi indicano che il dolore cronico è anche comune nell'infanzia e nell'adolescenza (Perquin et al. 2000).

Le statistiche riescono comunque ad evidenziare il terribile impatto negativo del dolore cronico e mostrano la grave riduzione della qualità della vita di milioni di persone affette. Dati i costi associati al dolore cronico, sociali ed individuali, che spesso portano le persone a dover affrontare importanti investimenti economici (acquisto farmaci, ausili, ortesi, visite specialistiche, trattamenti di varia natura) e il diritto di chi ne soffre di godere di una qualità di vita ragionevole, Specialistica ha ritenuto imperativo affrontare il problema nel suo specifico campo di azione: esaminare la postura nel sonno ed offrire un sistema posturale individuale valido, in grado di ridurre gli esiti notturni del dolore cronico attraverso un approccio posturale in clinostasi durante il sonno.